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Dissolving Boundaries

Mapping Architetturale

Alessandro Grisendi | Marco Noviello

2025 – Un intreccio di memoria e futuro, dove il gesto diventa onda che danza sulla pelle dell’architettura.

Immagina un danzatore il cui corpo non si limita a muoversi nello spazio, ma diventa il motore di un’energia più grande, ancestrale. Ogni suo movimento genera conseguenze che si propagano oltre i confini della carne: i suoi gesti influenzano un corpo d’acqua virtuale che prende forma sulla superficie dell’edificio, seguendone le linee, abitandone le cavità, trasformando la materia solida in specchio fluido e cangiante.

L’acqua – simbolo di vita, memoria e trasformazione – diventa il mezzo attraverso cui il passato e il futuro si fondono in un presente liquido e pulsante. Non è solo proiezione, ma presenza viva: risponde, reagisce, ricorda. Porta con sé la memoria di oceani primordiali, di piogge che hanno scavato montagne, di fiumi che hanno disegnato civiltà. E ora, sulla pelle dell’architettura, questa memoria incontra il gesto contemporaneo, creando un dialogo tra ciò che è stato e ciò che può ancora diventare.

Le tracce delle danze arcaiche si riflettono nei movimenti contemporanei, come se il corpo del performer contenesse echi di rituali dimenticati, di celebrazioni antiche legate ai cicli naturali dell’acqua. La superficie dell’edificio si trasforma in un grande specchio liquido, un organismo reattivo che risponde al movimento con la propria esistenza luminosa. Ogni gesto del danzatore genera onde che si propagano, si frantumano contro i bordi dell’architettura, si ricompongono in forme sempre nuove, in un ciclo eterno che riflette la natura stessa della vita.

In questa danza tra corpo e architettura, tra gesto e proiezione, la memoria dei movimenti si dissolve nell’acqua virtuale e rinasce continuamente, trasformata. Nulla si perde, tutto si trasforma: ogni onda porta con sé la traccia di quelle che l’hanno preceduta, ogni movimento contiene l’eco di tutti i gesti passati. È un processo di continua rigenerazione, dove la fine di un ciclo è sempre l’inizio di uno nuovo.

Questa opera non è solo un’esperienza visiva, ma un invito a riscoprire il nostro legame profondo con le forze primordiali e il loro potenziale di trasformazione. Ci ricorda che siamo fatti d’acqua, che i nostri corpi sono principalmente liquidi, che le nostre emozioni fluiscono come correnti. Ci invita a sentire la connessione tra il nostro gesto individuale e le grandi forze che muovono il mondo.

L’acqua, come la cultura, non si ferma mai: cambia forma, viaggia attraverso continenti e secoli, si mescola con altre acque, con altre storie, ma porta sempre con sé una traccia del passato. È insieme memoria e oblio, conservazione e trasformazione. E noi, danzando con essa sulla pelle dell’architettura, diventiamo parte di questa storia fluida, di questo eterno movimento tra ciò che siamo stati e ciò che possiamo diventare.

CONCEPT: OOOPStudio

DANCER: Ivana Mastroviti

3D – WATER SIMULATION – MOTION CAPTURE: Marco Noviello

SOUNDSCAPE: Alessandro Grisendi

COMPOSITING – EDITING: Alessandro Grisendi