Alessandro Grisendi | Marco Noviello
Digital Nature nasce da un desiderio antico e ardente: il bisogno umano di trattenere la natura, non per dominarla, ma per accoglierla dentro un abbraccio tecnologico, delicato e consapevole. Come si protegge una fiamma dal vento, così qui la natura viene racchiusa in un sistema artificiale che non la costringe, ma la coltiva, la conserva, la esalta.
Una serra digitale, dove il verde non cresce ma si rigenera in eterno, fissato nel momento del suo massimo splendore: un attimo sospeso che diventa icona.
Quella che si manifesta non è una semplice riproduzione, ma una nuova invenzione del naturale. Le foglie che fremono, i petali che vibrano, la luce che accarezza la pietra umida—tutto viene sottratto al caos continuo del divenire, e ripresentato come reliquia di una sacra coreografia.
Immortalata in un circuito chiuso, questa natura acquista una strana vitalità: si anima nel suo stesso ripetersi, si fa presenza reale, simbolica, un totem, un oggetto di culto, un’origine.
L’uomo, in questo scenario, non è più spettatore passivo della grande narrazione del mondo. Non contempla più da lontano l’evoluzione delle cose: entra in scena, creatore e complice, homo faber di un universo nuovo. Prende la materia viva—i ritmi, le trame, i gesti essenziali—e la frammenta, la rielabora, la isola in dettagli ipnotici, scegliendo ciò che merita l’eternità.
Così nasce una nuova natura, artificiale ma sincera, reale nella sua forma più selettiva e risonante. Un atto creativo che non copia, ma trasfigura.
Ooopstudio, con quest’opera, rende omaggio non solo alla natura, ma alla sua potenza archetipica, alla sua capacità di sopravvivere anche nelle griglie fredde del digitale. Superando l’estetica classica e il rapporto idilliaco ottocentesco con il paesaggio, l’opera abbraccia una sensibilità più urbana, che non contempla in silenzio, ma reagisce, riscrive, reinventa.
Non c’è nostalgia in questo sguardo, ma un’energia nuova, un desiderio di costruire soluzioni visive che parlino al presente.
La natura, sospesa nello spazio e nel tempo, è resa eterna non perché inalterabile, ma perché custodita. Non scorre verso il deterioramento, ma resta lì, in una pausa vibrante. Una natura che respira silenziosamente, come un’icona dietro vetro, come un mito trasmesso per immagini.
Eppure, dentro questa immobilità sacra, un solo elemento rompe la quiete: l’acqua. Superficie riflettente che si muove con lievi onde, un sussurro, un respiro. L’acqua è l’unica voce viva, l’unico battito reale. Essa ci ricorda che, anche nel cuore del digitale, pulsa una memoria del vivente, una resistenza alla cristallizzazione. È l’anima liquida di questa natura immobile, un’eco del mondo che ci appartiene ancora.
Digital Nature non è solo un’installazione video. È un altare. Uno specchio. Una domanda rivolta al nostro tempo. Ci chiede non cosa fosse la natura, ma cosa può ancora diventare—se la guardiamo con rispetto, immaginazione e la fragile audacia di ridefinire il nostro posto dentro di essa.
Produzione: OOOPStudio | Concept: Alessandro Grisendi – Marco Noviello | Musica: Alessandro Grisendi